Più memoria meno vita?

Posted on : 20 aprile 2011

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Una delle infinite ricerche è riuscita a moltiplicare i neuroni nei cervelletti dei topi. Il risultato è che i cari esserini riconoscono prima i labirinti dove sono testati e hanno molta più voglia di andarsene in giro senza ansie.

Tutti abbiamo un recettore nell’ippocampo, il quale gestisce memoria, inibizione e spazio, che impedisce ai neuroni di moltiplicarsi all’infinito, seccandone via almeno la metà. Togliendolo, i neuroni si sono moltiplicati con i risultati di cui sopra. Il sogno è creare un uomo di intelligenza mostruoso.

Io ci vedo risvolti praticamente apocalittici. Gente che non dimentica più niente. Non il minimo torto, la più miserabile parola di traverso, lo sgarro del caso. E con tanta memoria potremo notare tutti i segnali che ora vanno nella fumosa casella “segni e destino” e andare in cerca di chiavi di lettura più complesse. Ci riroveremo a guardare i marciapiedi cercando risposte alle profezie di Nostradamus, a contare le finestre dei palazzi per trovare risposte a domande esistenziali. Perché i petali della margherita sono la risposta semplice per menti semplici, ma con un mondo di neuroni in più si aprono mille piste.

Devo continuare a fare bei lavori a guadagno zero o entro in banca e buonanotte al secchio? La prima se negli ultimi 30 giorni il numero di formiche che ho contato sul davanzale della finestra cresce, seconda se è costante o diminuito. Il mio compagno è l’uomo giusto? Sì, se l’autobus che prendo tutte le mattine si ferma per 15 giorni su 30 al terzo semaforo del tragitto, no se al terzo si ferma 10 volte ma altre 20 al quinto incrocio prima della destinazione. C’è qualcosa dopo la morte? Sì, se la luce del tramonto si riflette su un numero pari di auto dal momento in cui esco dall’ufficio alla fermata del bus, no dispari.

E c’è da dire che senza inibizioni risponderemo per le rime a ogni torto, vero o presunto, del destino o del vicino. Poco male. Ma se dovessimo far sfuriate al tizio in bicicletta che ci è passato di fronte senza guardare, al tabaccaio che ha servito un altro prima di noi, alla signora che non rispetta la fila, all’amica che dimentica il compleanno troveremo più tempo per esplorare senza paure il nostro personale labirinto?

E se ci facessimo prendere da un delirio di onnipotenza? Troppo intelligenti per commettere errori, ogni disgraziato che ci fa un torto finisce stecchito. Nel giro di un paio d’anni niente più paura della sovrappopolazione globale. E allora avanti con le sperimentazioni, va’.

Effetti indesiderati: la moltiplicazione infinita di neuroni e conseguente ricerca compulsiva di segni e risposte potrebbe provocare distonia (movimenti anormali di viso e corpo), stato confusionale, rigidità muscolare, irrequietezza, depressione e umore euforico, visione confusa.

Per ulteriori effetti collaterali contattate Gezebel a
pi.gezebel.mos @ gmail.com

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